Cenone di Natale nei Monti Prenestini: Un Natale di Gusto Tradizione e Magia

Nei Monti Prenestini, il Natale si trasforma in una festa che coinvolge i sensi e celebra le ricchezze del territorio, unendo tradizione, passione e autenticità culinaria. Durante il cenone della Vigilia del 24 dicembre, il pesce si erge a protagonista assoluto, portando in tavola sapori freschi, genuini e intrisi di storia. Ogni piatto è un racconto, una testimonianza delle usanze locali, e il cenone di Natale rappresenta l’occasione ideale per immergersi in questa esperienza enogastronomica unica. La Magia del Pesce nel Cenone della Vigilia Il baccalà fritto, croccante fuori e tenero dentro, è uno dei capisaldi della tradizione natalizia dei Monti Prenestini. Preparato con cura e con ingredienti di alta qualità, questo piatto è simbolo di convivialità e condivisione. Accanto al baccalà, le fritture di pesce, che includono calamari dorati, gamberi succulenti e alici saporite, aggiungono un tocco di festosità e colore alla tavola. Non può mancare la zuppa di pesce, un trionfo di frutti di mare freschissimi che si uniscono in un connubio di sapori intenso e avvolgente. Servita con bruschette croccanti leggermente strofinate d’aglio, questa zuppa è un abbraccio caldo che riscalda il cuore e arricchisce l’atmosfera familiare. Il cenone della Vigilia nei Monti Prenestini non è solo un pasto, ma un rito, un momento che riunisce la famiglia attorno alla tavola, in un’atmosfera di festa e intimità. Il Pranzo di Natale: Il Trionfo della Tradizione Carnivora Se la Vigilia celebra il mare, il pranzo di Natale nei Monti Prenestini è un omaggio alla terra e ai suoi sapori più autentici. L’arrosto di vitello, cotto lentamente per esaltarne la tenerezza, e l’agnello al forno, insaporito con erbe aromatiche, sono i protagonisti indiscussi di questa giornata. Accanto a questi piatti, i contorni di verdure di stagione e patate al forno completano un quadro culinario ricco e appagante. Ma il vero spettacolo arriva con i dolci, preparati seguendo ricette tramandate di generazione in generazione. Il panettone artigianale, soffice, fragrante e arricchito da canditi e uvetta, è il simbolo della dolcezza natalizia. Non da meno sono la torta ricotta e visciole, che coniuga sapori delicati e intensi, e il pandoro, un classico intramontabile che piace a grandi e piccini. Ogni dolce è un viaggio nei sapori e nei ricordi, un tributo alla cura e alla passione che caratterizzano la cucina dei Monti Prenestini. Un’Esperienza Unica tra Gusto e Paesaggio I ristoranti dei Monti Prenestini offrono un’esperienza gastronomica che va oltre il semplice pasto. Qui, la cucina diventa arte, un incontro tra sapori autentici e il fascino di un territorio straordinario. Le tradizioni culinarie si intrecciano con il paesaggio mozzafiato, creando un’atmosfera magica e indimenticabile. Un Natale trascorso nei Monti Prenestini è molto più di una celebrazione: è un’immersione nella bellezza della vita, nella gioia della famiglia e nella bontà di una cucina che racconta l’anima di queste terre. È l’occasione perfetta per riscoprire il valore delle cose semplici, del cibo preparato con amore e condiviso con le persone care. Se cercate un Natale autentico, ricco di sapori e tradizioni, i Monti Prenestini vi accoglieranno con calore, offrendovi un’esperienza unica che resterà nel cuore. Tra piatti che incantano il palato e paesaggi che tolgono il fiato, il vostro Natale diventerà un ricordo indelebile di gusto, tradizione e magia.

Labico (RM): Un borgo ricco di storia e magia natalizia

Labico, incastonato tra le dolci colline dei Monti Prenestini, è un piccolo gioiello della provincia romana che conserva intatto il fascino del suo passato. Le sue origini antiche e il paesaggio suggestivo lo rendono una meta perfetta per chi cerca relax e autenticità. Tra le strette vie del centro storico, si respira un’atmosfera senza tempo, dove la storia e le tradizioni locali si intrecciano armoniosamente. Questo caratteristico borgo, circondato dal verde della campagna laziale, diventa ancora più affascinante nel periodo natalizio, quando si colora di luci, addobbi e suoni che scaldano il cuore. È in questo contesto suggestivo che si svolge Il Villaggio di Babbo Natale, un evento magico che promette di incantare grandi e piccini. Un’esperienza natalizia indimenticabile a Fantasylandia A pochi passi dal centro di Labico, nella fattoria didattica di Fantasylandia, prende vita un vero e proprio mondo incantato dedicato alla magia del Natale. Qui, circondati dalla natura e dagli animali della fattoria, ogni visitatore può immergersi in un’esperienza unica e indimenticabile. Il Villaggio di Babbo Natale offre tantissime attrazioni per tutte le età: dall’ufficio postale di Babbo Natale, dove i bambini possono scrivere e inviare la loro letterina, alla visita nella casa di Babbo Natale, dove il padrone di casa accoglierà i suoi ospiti con sorrisi e tanto affetto. Laboratori creativi e la fabbrica di giocattoli Non possono mancare i laboratori natalizi, pensati per coinvolgere tutta la famiglia: un’occasione per creare decorazioni e piccoli regali fatti a mano, perfetti per aggiungere un tocco personale alle festività. Passeggiando nella fattoria, sarà possibile incontrare gli instancabili elfetti, intenti a costruire giocattoli nella loro fabbrica. Sapori natalizi e atmosfera magica Durante la visita, ci si potrà concedere una pausa golosa presso il bar del villaggio, dove verranno serviti dolcetti natalizi e bevande calde, ideali per scaldare il cuore e il corpo. Il tutto sarà accompagnato da canti natalizi che riecheggeranno nell’aria, trasportando i visitatori direttamente nella magica Lapponia. Date e orari dell’evento Il Villaggio di Babbo Natale sarà aperto nei weekend di dicembre (14-15 e 21-22) con orario continuato dalle 10:30 alle 18:00. Inoltre, nei giorni del 21, 23 e 24 dicembre, il villaggio sarà visitabile in orari specifici, offrendo un’occasione perfetta per chi desidera trascorrere un momento speciale durante le festività. Un Natale solidale Questo evento non è solo un’occasione di divertimento, ma anche un momento di solidarietà. L’intero ricavato sarà devoluto in beneficenza a sostegno dell’ospedale di Palestrina, per migliorare i servizi pediatrici, e alle associazioni che si occupano del benessere dei bambini, tra cui UNICEF e AIL. Come partecipare L’evento è aperto a tutti, grandi e piccini, e rappresenta un’occasione imperdibile per vivere la magia del Natale in un luogo unico e accogliente.

Artena: Il Borgo del Natale tra Tradizione e Magia

Il periodo natalizio trasforma Artena in un luogo da favola, capace di incantare chiunque con la sua atmosfera unica e il suo ricco programma di eventi. Dal 8 dicembre al 6 gennaio, il suggestivo borgo medievale si veste di luci e colori per celebrare il Natale con la manifestazione “Artena Città Presepe”. Questa iniziativa, organizzata dall’associazione culturale locale in collaborazione con il Comune di Artena, rappresenta un appuntamento imperdibile per grandi e piccini. Un Borgo Medievale che Racconta il Natale Artena, situata a pochi chilometri da Roma, è conosciuta come il borgo pedonale più grande d’Europa. Le sue caratteristiche scalinate di pietra, le case arroccate e le vie lastricate creano uno scenario che sembra uscito da un’altra epoca. Durante il periodo natalizio, il borgo si trasforma in un vero e proprio villaggio del Natale, dove la tradizione si unisce alla magia delle festività. Uno dei punti di forza dell’evento è il Christmas Express, un trenino illuminato che attraversa il borgo, portando i visitatori fino alla piazza principale. In alternativa, è disponibile un servizio navetta che consente di raggiungere la sommità del borgo godendo di panorami mozzafiato sulla campagna circostante. Cantine Storiche e Presepi Incantevoli Un elemento distintivo della manifestazione è rappresentato dalle cantine storiche, che durante le festività si aprono al pubblico. Questi antichi spazi diventano luoghi di scoperta, dove i visitatori possono gustare prodotti tipici, ammirare l’artigianato locale e trovare idee regalo uniche. Oltre cinquanta cantine partecipano all’iniziativa, creando un percorso enogastronomico e culturale nel cuore del borgo. Gli amanti del presepe saranno deliziati dalla mostra “L’Arte del Presepe nei Borghi”, che espone centinaia di presepi artigianali. Dai più piccoli e dettagliati alle imponenti rappresentazioni della Natività, queste opere catturano l’essenza del Natale, emozionando persone di tutte le età. La Casa di Babbo Natale e Attività per i Più Piccoli Per i bambini, Artena diventa un luogo magico grazie alla Casa di Babbo Natale e alla Casa degli Elfi, spazi curati nei minimi dettagli dove i piccoli ospiti possono vivere esperienze indimenticabili. Tra giochi, sorprese e l’incontro con Babbo Natale, queste attività creano momenti di pura gioia. Inoltre, laboratori creativi e spettacoli interattivi offrono alle famiglie un modo originale e coinvolgente per trascorrere il tempo insieme. Un Calendario Ricco di Eventi La manifestazione prevede un fitto programma di appuntamenti, con eventi che si concentrano nei fine settimana. Tra i momenti più attesi spicca il Presepe Vivente, dove attori locali in costumi d’epoca rappresentano la Natività in un contesto suggestivo e emozionante. Concerti di musica natalizia, performance gospel e spettacoli teatrali arricchiscono ulteriormente l’offerta culturale, creando un’atmosfera di festa che celebra la bellezza e la speranza del Natale. Shopping e Tradizione Il centro storico si anima anche con mercatini di Natale, dove è possibile acquistare decorazioni artigianali, dolci tipici e regali originali. Le botteghe locali partecipano con iniziative speciali, offrendo ai visitatori un’esperienza di shopping unica e legata alla tradizione. Illuminazioni che Creano Magia Un elemento di grande impatto visivo sono le luminarie natalizie, che trasformano le strade e le piazze di Artena in un sogno a cielo aperto. Alberi decorati, luci colorate e installazioni artistiche aggiungono un tocco di magia al borgo, rendendolo uno dei luoghi più affascinanti da visitare durante le festività. Un Invito a Vivere il Natale ad Artena Che siate appassionati di tradizioni natalizie, in cerca di un luogo speciale per lo shopping festivo, o semplicemente desiderosi di immergervi nell’atmosfera unica di un borgo medievale, Artena Città Presepe offre un’esperienza indimenticabile.

Cave: il Presepe Monumentale più Alto d’Europa

Nel cuore di Cave, piccolo comune del Lazio, si trova una delle opere d’arte più impressionanti e suggestive dell’intera regione: il presepe monumentale di Lorenzo Ferri, una creazione che non solo rappresenta la tradizione del Natale ma è anche un capolavoro di scultura e ingegno artistico. Conosciuto come il presepe più alto d’Europa, quest’opera colpisce per la sua imponenza e per il significato storico e religioso che trasmette. Un Museo per Celebrarne l’Artista A Lorenzo Ferri, l’artista e sindonologo che lo ha progettato, è dedicato il Museo Ferri a Cave, un luogo che celebra l’intera produzione del maestro. Il museo ospita non solo il presepe, ma anche altre opere che testimoniano il talento versatile dell’artista, il quale seppe fondere abilità scultorea e profonda conoscenza della Sacra Sindone, altro tema di grande interesse per lui. Le figure del presepe sono ospitate in una sezione speciale del museo, precisamente nelle sale sotterranee dell’ex convento degli Agostiniani, edificio storico che oggi serve come sede del Comune di Cave. Le Statue Monumentali della Natività Le statue che compongono il presepe sono alte più di quattro metri e raffigurano i personaggi centrali della scena della natività: Giuseppe, Maria, il Bambinello, i tre Magi e i loro assistenti. Ogni scultura è stata realizzata con una tecnica straordinaria che prevede l’assemblaggio di “rocchi” di gesso sovrapposti, successivamente trattati con una patina bronzea che dona loro un aspetto quasi eterno, preservando al contempo la leggerezza e la possibilità di trasporto. Questa tecnica innovativa fu ideata proprio per soddisfare le richieste del progetto e per permettere alle statue di essere smontate e trasportate con facilità. La Nascita di un Capolavoro L’idea di questo presepe monumentale risale al 1946, quando i padri Teatini della chiesa di Sant’Andrea della Valle di Roma decisero di indire un concorso per la realizzazione di una nuova rappresentazione della Natività, in particolare dell’Adorazione dei Magi, che avrebbe sostituito il presepe di cartapesta creato da Pietro Cantagalli nel 1846. L’intento era di dotare il convento di una scenografia che esprimesse in modo più grandioso il mistero dell’Incarnazione e dell’adorazione di Cristo Bambino. Il concorso richiedeva quindi la creazione di nove statue di dimensioni straordinarie, alte tra i tre e i quattro metri, realizzate in modo tale da potere essere smontate. La Vittoria del Maestro Ferri e la Sfida della Realizzazione Lorenzo Ferri, originario di Mercato Saraceno, fu il vincitore del concorso e accettò la sfida, pur consapevole delle difficoltà tecniche che avrebbe dovuto affrontare. La creazione di statue così imponenti, non solo richiedeva abilità nella scultura, ma anche una capacità di risolvere i complessi problemi scenografici, come la scelta di materiali robusti ma leggeri e la realizzazione di una struttura capace di sostenere le dimensioni senza sacrificare l’estetica. Con dedizione e passione, Ferri riuscì a dar vita a un’opera che non solo celebra la natività, ma che rende omaggio anche all’arte italiana e alla sua capacità di raccontare storie senza tempo. Un’Opera che Continua ad Affascinare Oggi, il presepe monumentale di Cave è un’attrazione imperdibile per chiunque visiti la zona, specialmente durante le festività natalizie, quando l’opera si riveste di una luce ancora più intensa e mistica. La grandiosità delle statue, unite alla particolarità dell’ambientazione nelle sale sotterranee dell’ex convento, creano un’atmosfera unica, capace di incantare grandi e piccini. Questo presepe rappresenta non solo una testimonianza della fede e della tradizione, ma è anche un esempio di come l’arte possa trasformare e dare nuova vita a uno spazio storico, permettendo di riscoprire antiche strutture e di dare loro un nuovo scopo.

Cosa mangiamo nelle feste?

Il Gusto del Natale e del Capodanno nel Lazio: Un Viaggio Culinaro tra Sapori Autentici Il Natale nel Lazio è una festa per il palato, un momento in cui la tavola si trasforma in un palcoscenico di autenticità e tradizione gastronomica. La Vigilia è caratterizzata da una cena “di magro”, ricca di fritti di verdure e prelibatezze a base di pesce. Broccoli e carciofi romaneschi, mele, cardi immersi nell’olio bollente: una frittura che incanta con la sua carica saporita e genuina. La notte del 24 dicembre è un’attesa festosa, con piatti come pasta con alici o tonno, baccalà e anguilla marinata o alla vernaccia, seguiti da torrone e panpepato con frutta secca. Il numero delle portate aumenta a Natale, e le fettuccine fatte in casa diventano protagoniste indiscusse. Le lasagne, con il loro strato di pasta sottile e ricco condimento, incantano i commensali. Tra i secondi, l’abbacchio al forno con le patate, la coratella in umido e il tacchino o il bollito impreziosiscono la tavola. I contorni non sono da meno, con carciofi alla romana o alla Giudia e puntarelle condite con una gustosa salsina alle acciughe. I dolci chiudono il banchetto con panpepato e pangiallo, ricchi di frutta secca, aromi e spezie. A completare la dolcezza natalizia, tozzetti, ciambelline e nociata servita su foglie di alloro. Il panettone, preparato artigianalmente con castagne dei Monti Cimini, chiude il pasto in dolcezza. Il canto del Cenone di Capodanno risuona tra amici e parenti, con una tavola imbandita di prodotti tipici del Lazio. Involtini di prugne secche, polpette di broccoli, lasagna rossa e lattarini fritti sono solo alcune delle delizie proposte. Il pesce, come il Coregone, e la frutta natalizia, come il melograno di Montelibretti, aggiungono freschezza e varietà. La conclusione, allo scoccare della mezzanotte, è affidata al cotechino che sigilla il tutto, meglio se servito su un letto di lenticchie. Questa tradizione, tra lenticchie di Rascino, Onano o Ventotene, augura fortuna e prosperità per il nuovo anno. In questo viaggio attraverso i sapori del Lazio, il Cannellino di Frascati, il Moscato Passito di Terracina, l’Aleatico di Gradoli Passito e la Genziana del Terminillo sono compagne ideali, offrendo un brindisi a un anno nuovo colmo di felicità e successi. Il Natale e il Capodanno nel Lazio sono davvero una festa per il palato, un’esperienza culinaria che celebra la ricca tradizione gastronomica della regione. Buon appetito e un felice anno nuovo! 🍽️🥂✨ #NataleNelLazio #CapodannoGastronomico

Natale al Parco Regionale dei Castelli Romani

Natale al Parco Regionale dei Castelli Romani: Un Weekend Magico tra Eventi Gratuiti per Tutti! 🎄✨ Se sei alla ricerca di un modo speciale per vivere la magia del Natale, il Parco Regionale dei Castelli Romani è il luogo perfetto per te! Questo weekend, immergiti nell’atmosfera natalizia con una serie di eventi gratuiti dedicati sia agli adulti che ai più piccoli. Ecco una guida completa con tutti i dettagli che renderanno il tuo weekend davvero indimenticabile. Sabato 16 dicembre: 1. Mercatino di Natale a Marino 🎅🛍️ Orario: 11:00 – 19:00 Luogo: Piazzale degli Eroi, Marino Descrizione: Inizia il tuo weekend con il calore del Mercatino di Natale, dove produttori locali e cantine vitivinicole del territorio si uniranno per offrire prelibatezze, artigianato e tanto divertimento. Non perdere laboratori, degustazioni e visite guidate! 2. Laboratorio di Cucina Natalizia a Monte Compatri 🍪🎄 Orario: 10:30 Luogo: Collina degli Asinelli, Monte Compatri Descrizione: Per i buongustai di ogni età, un laboratorio di cucina natalizia per preparare dolci tradizionali. Ottieni consigli preziosi per stupire amici e familiari durante le festività. Prenotazioni: 347 9306410 (solo whatsapp). 3. Viaggio nella Marino Sotterranea 🕵️‍♀️🕳️ Orario: Tre turni – 10:00, 12:00, 16:00 Luogo: Scoperta del “cuore nascosto della città” tra centro storico e Gallerie sotterranee. Prenotazioni: 333-6723842. Domenica 17 dicembre: 1. Passeggiata nel Bosco a Rocca Priora 🌳🚶‍♂️ Orario: 9:30 Luogo: Antica Baita di Rocca Priora Descrizione: “Camminare nel bosco è libertà”: un’esperienza magica organizzata dall’associazione “Arco di Diana”. Respira l’aria fresca e rigenerante del bosco del Cerquone. Informazioni: 339-6563543. 2. Laboratorio di Erboristeria Applicata a Marino 🌿💚 Orario: 11:00 – 19:00 Luogo: Mercato di Natale del Parco, Piazzale degli Eroi, Marino Descrizione: Un’opportunità unica per imparare l’arte dell’erboristeria con i volontari dell’associazione “Natura Semplice”. Prepara estratti fitoterapici per rafforzare le difese immunitarie. Informazioni: 349 7617705.icembre 2023.

Le Festività a Roma

L’aria di festa avvolge la Città Eterna, trasformandola in un magico scenario natalizio. Con luci scintillanti, alberi addobbati e una varietà di eventi speciali, Roma offre un’esperienza unica per celebrare le festività. Dall’atmosfera suggestiva dei mercatini natalizi agli spettacoli mozzafiato, ecco cosa rende così speciale il Natale nella capitale italiana. Musica e Spettacoli Magici al Circo Massimo Le celebrazioni del Capodanno prendono il via il 31 dicembre al Circo Massimo con il concerto gratuito “Roma 2024. You are here”. Un line-up stellare, con artisti come Blanco, Lazza e Francesca Michielin, promette di trasformare questa antica arena in un palcoscenico vibrante. L’energia si diffonderà anche dopo il brindisi di mezzanotte, con un DJ-Set curato da Dimensione Suono Roma, garantendo una notte indimenticabile. Natalè Auditorium: Un Mondo di Spettacoli e Musica Fino al 7 gennaio, l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone si trasforma in un palcoscenico magico. Teatro, musica live, gospel e spettacoli per bambini animano le giornate in un crescendo di emozioni, creando un’atmosfera festiva che avvolge ogni angolo dell’auditorium. Luci in Natura – Vita: Magia ai Giardini Brancaccio I Giardini Brancaccio diventano un luogo incantato con “Lights in Nature – Life”. Al calar della sera, immergetevi in proiezioni straordinarie, giochi di luce e suoni, creando una cornice poetica e scintillante che incanterà visitatori di tutte le età. Teatro Magico al Brancaccio: Rapunzel e Lo Schiaccianoci Il Teatro Brancaccio ospita il musical “Rapunzel” fino al 7 gennaio, portando sul palco una storia di amore, amicizia e magia ispirata alla celebre fiaba dei fratelli Grimm. Nel frattempo, al Teatro dell’Opera, il celebre balletto natalizio “Lo Schiaccianoci” cattura l’immaginazione del pubblico con una nuova visione coreografica. Gospel Festival all’Auditorium Parco della Musica Dal 25 al 31 dicembre, immergetevi nella vibrante musica del Gospel al più importante festival europeo del genere. L’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone si anima con sonorità avvolgenti, regalando un’esperienza unica per abbracciare lo spirito natalizio. Christmas on Ice: Coreografie Incantevoli Dal 25 dicembre al 7 gennaio, “Christmas on Ice” offre uno spettacolo di pattinaggio eccezionale. Cinquantuno performer straordinari danno vita a coreografie ispirate alla festa più amata dell’anno, portando magia e grazia sul ghiaccio. Trame di Luce: Mostra Immersiva all’Orto Botanico Fino al 7 gennaio, il cuore della Capitale si illumina con “Trame di Luce”, una mostra multisensoriale e immersiva di Light Art. L’Orto Botanico si trasforma in un percorso fiabesco, con boschi fatati, creature bizzarre e prospettive di luci che incantano i visitatori. Museum of Dreamers: Installazioni Incantevoli a PratiBus District Fino al 28 gennaio, il PratiBus District ospita il “Museum of Dreamers”, un viaggio in un universo onirico attraverso installazioni di grande impatto estetico. Ventuno opere coinvolgenti guidano i visitatori attraverso messaggi motivazionali e suggestioni oniriche. Van Gogh Experience: Viaggio nell’Universo Artistico Fino al 31 marzo, immergetevi nell’universo e nei capolavori di Vincent van Gogh con l’esperienza immersiva. Riprodotti con la realtà virtuale, i dipinti trasportano il pubblico in un viaggio emozionante tra le opere del geniale pittore olandese. ……… e non è finita qui …………. Stay tuned!

Natale a Castel San Pietro Romano

Il piccolo borgo di Castel San Pietro Romano si prepara ad accogliere la magia del Natale con una serie di eventi e iniziative che promettono di rendere le festività ancor più speciali per residenti e visitatori. L’8 dicembre segna l’avvio ufficiale del programma natalizio, con un’inaugurazione che avrà luogo alle ore 17:00 presso l’Aula Consiliare del Comune di Castello. Uno degli eventi di punta sarà l’illuminazione del Percorso Akropolis sul suggestivo Monte Ginestro. Questo percorso, già noto per la presenza della Big Bench (Panchina Gigante), diventerà ancora più affascinante grazie a una nuova illuminazione che guiderà gli escursionisti lungo il sentiero panoramico anche nelle ore serali. Il Sindaco Gianpaolo Nardi e la sua Amministrazione hanno ottenuto un contributo di 40 mila euro dalla Regione Lazio per questo progetto di illuminazione, che rispetta gli standard tecnici, non inquina dal punto di vista luminoso e si integra perfettamente con il paesaggio. Il Sindaco Nardi, da sempre impegnato nella valorizzazione del suo borgo, ha commentato l’iniziativa, sottolineando l’importanza di preservare e proteggere il Monte Ginestro. “Oggi con la Big Bench, questo luogo è sempre più frequentato, e siamo davvero felici e orgogliosi che Monte Ginestro abbia finalmente ripreso vita,” ha dichiarato il Sindaco. L’appuntamento per assistere all’inaugurazione con l’accensione del percorso è fissato alle 18:15 in via Prenestina, davanti alla scuola di Castel San Pietro. Questa novità offre un’occasione perfetta per esplorare Castello e seguire il percorso Akropolis, che conduce alla scoperta dei luoghi più suggestivi del borgo pluripremiato. Tra i luoghi di interesse del percorso Akropolis, spicca la Rocca dei Principi Colonna e le Mura Poligonali che circondano il paese. La visita permette di immergersi nella storia e nell’architettura di Castello, rivelando dettagli dell’antico sistema difensivo che collegava l’acropoli all’antica Praeneste. Il programma natalizio include anche altri eventi imperdibili. Il 10 dicembre, si terrà l’inaugurazione del Presepe Artistico presso la suggestiva Rocca dei Colonna, arricchita da recenti rinvenimenti archeologici. Il 7 gennaio, grazie all’Associazione APS Allegra Brigata e al Nuovo Gruppo Presepe Vivente Parrocchia S. Antonio Abate di Palestrina, il Presepe prenderà vita, coinvolgendo i visitatori in un’esperienza unica. Dal 10 dicembre al 7 gennaio, i turisti potranno godere della VI Edizione di “Presepi nel Borgo”, un’occasione per ammirare vari presepi disseminati per il borgo. Inoltre, tutto il centro storico di Castello si trasformerà in un grande salone a cielo aperto grazie ai Mercatini di Natale, che si svolgeranno dalle 10:30 alle 18:30, offrendo prodotti artigianali e atmosfera festiva. La giornata sarà animata anche dal Concerto “Canzoni di Pace e di Natale” in Piazza San Pietro, con la partecipazione di Tiziana Fornari. Questo calendario ricco di eventi promette di rendere il Natale a Castel San Pietro Romano un’esperienza indimenticabile, unendo tradizione, cultura e festa in un contesto incantevole. L’intera comunità si unisce per celebrare il periodo natalizio, confermando il borgo come una meta amata e ricca di fascino nel circondario.

Dicembre a Roma

Oltre che dei suoi monumenti, dei suoi palazzi e delle sue chiese, una città è fatta anche dei riflessi delle sue storie e della vita che la attraversa. Una vita che, a Roma, è sempre stata scandita da riti, feste, ricorrenze, anniversari, celebrazioni: un fitto calendario di appuntamenti fissi che, con il loro carico di tradizioni, rappresentavano un’occasione di riflessione, tanto religiosa quanto civile, di incontro, condivisione e divertimento, stagione dopo stagione. Se alcuni, come si dice, non hanno resistito all’oblio del tempo o hanno perso parte di quel senso di perfetta meraviglia che sapevano regalare ai romani e ai tanti visitatori della città, altri godono ancora oggi di ottima salute e si sono persino arricchiti di nuovi elementi. E altri ancora, anche se nati in anni più recenti, sono ormai entrati a pieno titolo tra le “tradizioni” moderne e contemporanee della città. Così, per vivere appieno Roma e sentirsi dentro la sua storia, mese per mese vi raccontiamo alcuni dei giorni e dei momenti speciali della città, di oggi e di ieri, gli appuntamenti più sentiti o attesi, o anche semplicemente più curiosi. Santa Barbara, 4 dicembre Dubbi e incertezze aleggiano sulla storicità della santa di Nicomedia ma la leggenda che la veda protagonista – le torture subite e la morte a opera del padre, poi prontamente incenerito da un fulmine divino ¬– le garantisce fama e notorietà già a partire dal VI-VII secolo. La sua prima raffigurazione è forse proprio a Roma, in un affresco di Santa Maria Antiqua, e origini remote hanno anche l’oratorio annesso alla chiesa di San Gregorio al Celio e la chiesa di Santa Barbara dei Librai. Ma sono soprattutto i tanti patronati fioriti in relazione alla sua storia a suggellare la popolarità della giovane Barbara. L’elenco comprende, in particolare, le professioni più esposte a rischi e pericoli improvvisi, al fuoco e alle esplosioni: minatori, artiglieri, artificieri, vigili del fuoco e marinai, quindi, che organizzano ogni 4 dicembre, in occasione della festa della santa, parate, cerimonie ed eventi speciali. Nella Roma del Cinquecento devoti a Santa Barbara erano inevitabilmente i precursori dei moderni artiglieri, cioè i bombardieri preposti alla difesa di Castel Sant’Angelo. Che a loro spese pagarono una delle cappelle nella chiesa di Santa Maria in Traspontina, dedicandola alla loro protettrice e decorandone le pareti con sorprendenti spingarde, mortai, cannoni, obici, palle, proiettili e barili di polvere da sparo. Organizzati in una confraternita dal 1594, i bombardieri pontifici godevano di un certo numero di privilegi ed esenzioni – tra cui la possibilità di liberare un condannato a morte due volte all’anno, il 29 settembre, per la festa di San Michele Arcangelo, e appunto il 4 dicembre. La festa dell’Immacolata Concezione, 8 dicembre È una festività ufficiale dal 1854, quando Pio IX sancì con un dogma un’antica tradizione cristiana – il concepimento senza macchia della Vergine Maria, la sola creatura immune dal peccato originale. A Roma esistevano già alcune chiese dedicate all’Immacolata, per esempio quella dei Cappuccini a via Veneto e la settecentesca cappella della Casina di Raffaello, ma in quell’occasione si decise di erigere uno speciale monumento commemorativo. Innalzata davanti all’ambasciata di Spagna presso la Santa Sede, in omaggio alla nazione che si era più spesa per la definizione del dogma, la Colonna dell’Immacolata fu così inaugurata l’8 dicembre del 1857 in piazza Mignanelli, a ridosso di piazza di Spagna e quasi in asse con la Fontana della Barcaccia. Proprio ai piedi della colonna, sulla cui sommità svetta la statua in bronzo della Madonna, si svolge quella cerimonia religiosa e folcloristica che, dal 1953, vede la presenza straordinaria del papa: l’omaggio floreale offerto ogni 8 dicembre alla Beata Vergine. Ad aprire la giornata sono i Vigili del fuoco che, in ricordo dei loro 220 colleghi che innalzarono il monumento, si arrampicano alle prime luci del mattino sulle loro scale per donare a Maria una ghirlanda di fiori. La visita del pontefice è solitamente nel pomeriggio: l’evento richiama un’immensa folla di curiosi e devoti, molti dei quali offrono a loro volta omaggi floreali fino a sommergere la base del monumento. Ma l’8 dicembre è una delle feste più attese anche perché tradizionalmente apre le porte al Natale, con l’accensione delle luminarie in via del Corso e degli alberi di Natale in piazza San Pietro e in piazza Venezia. Il cottìo e la vigilia di Natale, 23-24 dicembre Un menù rigorosamente di magro, come imposto dai precetti della Chiesa, a base di anguille, pescetti marinati, brodo di pesce, spaghetti con le alici o al sugo di tonno e baccalà con pinoli e uvetta, intervallati da mele e broccoli fritti in pastella: nella Roma di un tempo, la cena del 24 dicembre era uno degli appuntamenti a tavola più attesi del calendario religioso. Il primo atto della vigilia era però un coloratissimo spettacolo all’aperto che, la notte del 23 dicembre, faceva convergere dame e gentiluomini, popolo minuto e forestieri in visita tra i banchi del mercato del pesce. La tradizione del cottìo di Natale, la vendita all’ingrosso di pesce con prezzi stabiliti tramite un’asta, era nata all’ombra del Portico di Ottavia, nella piazza che fronteggia la chiesa di Sant’Angelo in Pescheria. Era qui che, dal XII secolo fino all’inizio dell’Ottocento, si vendevano pesci di ogni tipo e misura – incluse le immancabili razze per la famosa minestra d’arzilla con i broccoli. Leggi e consuetudini regolavano l’asta, creando un’atmosfera carica di spettacolarità in cui risuonavano parole sconosciute ai più: termini gergali come “a gazzimme”, a metà, comprensibili solo a “cottiatori” e acquirenti, tra cui i cuochi delle grandi famiglie romane che sceglievano con cura gli ingredienti del cenone. Sopravvissuta al trasferimento del mercato prima a via di San Teodoro, a pochi passi dal Circo Massimo, e poi dal 1927 ai mercati generali sulla via Ostiense, l’usanza ha continuato ad animare l’antivigilia di Natale fino alla metà del Novecento, a suon di cartocciate di pesce fritto offerte a tutti i partecipanti, e negli ultimi anni è stata riportata in auge da alcuni eventi isolati. A rimanere stabilmente