Nel cuore di Cave, piccolo comune del Lazio, si trova una delle opere d’arte più impressionanti e suggestive dell’intera regione: il presepe monumentale di Lorenzo Ferri, una creazione che non solo rappresenta la tradizione del Natale ma è anche un capolavoro di scultura e ingegno artistico. Conosciuto come il presepe più alto d’Europa, quest’opera colpisce per la sua imponenza e per il significato storico e religioso che trasmette.
Un Museo per Celebrarne l’Artista
A Lorenzo Ferri, l’artista e sindonologo che lo ha progettato, è dedicato il Museo Ferri a Cave, un luogo che celebra l’intera produzione del maestro. Il museo ospita non solo il presepe, ma anche altre opere che testimoniano il talento versatile dell’artista, il quale seppe fondere abilità scultorea e profonda conoscenza della Sacra Sindone, altro tema di grande interesse per lui. Le figure del presepe sono ospitate in una sezione speciale del museo, precisamente nelle sale sotterranee dell’ex convento degli Agostiniani, edificio storico che oggi serve come sede del Comune di Cave.
Le Statue Monumentali della Natività
Le statue che compongono il presepe sono alte più di quattro metri e raffigurano i personaggi centrali della scena della natività: Giuseppe, Maria, il Bambinello, i tre Magi e i loro assistenti. Ogni scultura è stata realizzata con una tecnica straordinaria che prevede l’assemblaggio di “rocchi” di gesso sovrapposti, successivamente trattati con una patina bronzea che dona loro un aspetto quasi eterno, preservando al contempo la leggerezza e la possibilità di trasporto. Questa tecnica innovativa fu ideata proprio per soddisfare le richieste del progetto e per permettere alle statue di essere smontate e trasportate con facilità.
La Nascita di un Capolavoro
L’idea di questo presepe monumentale risale al 1946, quando i padri Teatini della chiesa di Sant’Andrea della Valle di Roma decisero di indire un concorso per la realizzazione di una nuova rappresentazione della Natività, in particolare dell’Adorazione dei Magi, che avrebbe sostituito il presepe di cartapesta creato da Pietro Cantagalli nel 1846. L’intento era di dotare il convento di una scenografia che esprimesse in modo più grandioso il mistero dell’Incarnazione e dell’adorazione di Cristo Bambino. Il concorso richiedeva quindi la creazione di nove statue di dimensioni straordinarie, alte tra i tre e i quattro metri, realizzate in modo tale da potere essere smontate.
La Vittoria del Maestro Ferri e la Sfida della Realizzazione
Lorenzo Ferri, originario di Mercato Saraceno, fu il vincitore del concorso e accettò la sfida, pur consapevole delle difficoltà tecniche che avrebbe dovuto affrontare. La creazione di statue così imponenti, non solo richiedeva abilità nella scultura, ma anche una capacità di risolvere i complessi problemi scenografici, come la scelta di materiali robusti ma leggeri e la realizzazione di una struttura capace di sostenere le dimensioni senza sacrificare l’estetica. Con dedizione e passione, Ferri riuscì a dar vita a un’opera che non solo celebra la natività, ma che rende omaggio anche all’arte italiana e alla sua capacità di raccontare storie senza tempo.
Un’Opera che Continua ad Affascinare
Oggi, il presepe monumentale di Cave è un’attrazione imperdibile per chiunque visiti la zona, specialmente durante le festività natalizie, quando l’opera si riveste di una luce ancora più intensa e mistica. La grandiosità delle statue, unite alla particolarità dell’ambientazione nelle sale sotterranee dell’ex convento, creano un’atmosfera unica, capace di incantare grandi e piccini. Questo presepe rappresenta non solo una testimonianza della fede e della tradizione, ma è anche un esempio di come l’arte possa trasformare e dare nuova vita a uno spazio storico, permettendo di riscoprire antiche strutture e di dare loro un nuovo scopo.